Il compagno fedele sempre al fianco dei piloti.
Gli aerei militari sono sempre più tecnologici e avveniristici, valgono milioni di dollari, ma nella dotazione di ogni pilota di qualsiasi Air Force nel mondo c'è un oggetto la cui storia si perde nella notte dei tempi, è probabilmente il primo utensile usato dall'uomo e ancora oggi ci sono persone che affidano la propria vita a lui: il coltello.
di Michele Dalla Riva
Abbiamo voluto aprire questa serie di articoli con quello che fin dal momento della sua avvenuta sul mercato si è rivelato fin da subito il nuovo punto di riferimento per quanto riguarda i coltelli tattici non solo per quello che riguarda la dotazione dei piloti militari ma in generale per quello che riguarda il mondo dei coltelli da “survival”.
Stiamo parlando dello svedese Fällkniven F1 prodotto dall'azienda omonima e che grazie alla disponibilità del suo titolare e fondatore Peter Hjortberger abbiamo avuto modo di conoscere meglio la genesi che ha portato alla nascita di questa riconosciuta icona di stile e tecnologia.
Signor Hjortberger grazie innanzitutto per la sua disponibilità, ci racconta come siamo arrivati alla nascita del vostro coltello F1?
“La storia dell' F1 inizia nel 1987, quando la mia azienda ricevette una richiesta dal Ministero della Difesa Svedese FMV (www.fmv.se), in quanto in quel periodo pensava che i piloti militari guidassero costosissimi caccia aerei ma portassero con sé un coltello di sopravvivenza troppo semplice nel loro equipaggiamento. Ci hanno quindi chiesto se avevamo idee migliori. All'inizio abbiamo cercato sul mercato dei coltelli adatti, ma tutti avevano dei dettagli che li rendevano inutili, soprattutto durante l'inverno, quando il clima qui in Svezia è estremamente freddo, specialmente al nord. Così, alla fine mi sono seduto e ho realizzato i primi schizzi e anche un progetto tecnico: questo coltello sarebbe dovuto diventare il primo coltello con un fodero prodotto in serie realizzato in acciaio inossidabile di alta qualità. L'ispirazione è venuta dal mio interesse e dalla mia conoscenza della caccia e della vita all'aria aperta e, ripensando alla storia della guerra, ho anche capito che i combattimenti con i coltelli non sarebbero stati il primo pericolo per un pilota: potevo considerare molte altre cose a cui un pilota bloccato sarebbe stato esposto prima di essere costretto a usare il suo coltello per combattere. Quindi, un coltello a doppio taglio non era proprio la soluzione che avevo in mente, anche se la produzione dell'epoca era piena di coltelli militari ispirati alla Seconda Guerra Mondiale. Quindi, l'F1 è fondamentalmente un coltello da caccia”
Con quale acciaio è realizzato il vostro coltello?
“La prima edizione aveva una lama in acciaio inossidabile ATS34 che acquistammo da Hitachi Metals in barre di acciaio lunghe 6 metri. I primi 15.000-16.000 pezzi sono stati prodotti dalla Linder Cutlery di Solingen, in Germania, ma nel giro di due anni siamo passati a un produttore di Seki City, in Giappone, e dal 1997 siamo con loro. Il motivo per cui abbiamo cambiato produttore è che Linder ha iniziato a produrre una copia del nostro coltello.”
Quando è entrato in servizio l'F1?
“La prima consegna alla FMV di diverse migliaia di F1 è avvenuta nell'agosto 1995 e da allora siamo l'unico fornitore di questo coltello per la Difesa Svedese. Ci hanno chiesto di continuare a produrre il coltello F1 almeno fino all'anno 2040, che oggi sembra essere la fine del sistema JAS 39 Gripen, il caccia aereo svedese.”
Una notizia davvero interessante! Ma quali sono secondo lei i motivi per cui questo coltello è diventato così popolare?
“Ovviamente non c'è un solo dettaglio, ma tante qualità insieme, che noi per la prima volta al mondo siamo riusciti a combinare in uno strumento di lavoro. Le dimensioni maneggevoli, l'impugnatura strutturata, sicura e confortevole, la forma della lama drop point non aggressiva, il dorso della lama spesso, il codolo della lama molto robusto, l'acciaio esclusivo, il bordo convesso e l'acciaio laminato, questi sono i particolari che hanno decretato il successo del nostro coltello. All'epoca l'F1 era tre volte più costoso di qualsiasi altro coltello con fodero di dimensioni simili, ma si vendeva alla grande!
In contrasto con i produttori di coltelli affermati, realizzai un moderno coltello da sopravvivenza che non era un cugino di Rambo, aveva un aspetto non aggressivo anche se realizzato con un acciaio inossidabile molto esclusivo. Si trattava di un concetto totalmente nuovo che colpì molto il mercato. Basti pensare che in quel periodo i coltelli pieghevoli andavano per la maggiore, tanto che molte aziende anche rinomate non aveva un solo coltello con fodero in produzione. Molti produttori leader di coltelli producevano solo coltelli pieghevoli, quindi, quando ho iniziato a introdurre l'F1, ero tra i pochi nel mercato dei coltelli a lama fissa con fodero di classe superiore.
Può svelarci qualche ulteriore particolare del suo coltello?
“Chiunque può fare un coltello, ma fare un buon coltello è difficile. L'occhio umano è uno strumento sensibile e in una frazione di secondo rileva se un coltello è adatto alla vostra mano e alle vostre esigenze. Il coltello F1 Pilot Survival Knife è stato progettato in modo perfetto fin dall'inizio e non è cambiato di un solo millimetro dal 1987/1988. Ogni tanto aggiorniamo i contenuti tecnici e naturalmente sviluppiamo nuove versioni, come l'F1 Pro e l'ultima versione F1x che, a quanto mi risulta, dovrebbe essere il coltello da sopravvivenza più resistente al mondo con una lama da 4 pollici. La filosofia alla base del coltello F1 è stata utilizzata per realizzare altri coltelli più grandi e più piccoli, seguendo le mie idee su come un coltello dovrebbe apparire e funzionare per adattarsi agli scopi richiesti. Possiamo aspettarci che il contenuto tecnico venga costantemente migliorato, ma poiché le nostre mani saranno sempre le stesse e la natura in cui viviamo sarà sempre la stessa, prevedo che le idee di design, presentate originariamente nel coltello F1 Pilot Survival, rimarranno le stesse per molti anni. Chi vivrà vedrà.”
Non possiamo che ringraziare nuovamente il signor Peter Hjortberger per il tempo che ci ha dedicato. Da appassionati di coltelli ci auguriamo di avervi fatto venire la voglia di approfondire questo interessante argomento, la cui storia è quasi antica quanto l'uomo stesso. Un oggetto che si è evoluto pur restando sempre fedele a se stesso, sempre al fianco dell'uomo nel momenti di pace e di guerra e su cui si potrà sempre fare affidamento.