AirTattoo RIAT 2023...non potevamo mancare!
Di Marco Troiani e Beppe Bergamini
E' stata una vera levataccia quella di giovedì 13 Luglio. Ma possiamo già anticipare che ne è valsa veramente la pena.
Abbiamo l’aereo da Venezia alle prime ore dell’alba: destinazione aeroporto di Londra Gatwick.
Bagagli, bagno, check-in e un ultimo caffè prima dell’imbarco, sapendo già che per i prossimi 4 giorni l’espresso italiano ci mancherà.
Il volo è in orario e tranquillo, dandoci anche la possibilità di un piccolo sonnellino a bordo.
Arriviamo di prima mattina e dritti dritti ci dirigiamo al banco del noleggio auto. Ritiriamo una piccola utilitaria, quanto basta per un carico viaggiante di due persone e numerosa attrezzatura fotografica al seguito.
Particolarmente assonnati partiamo verso la nostra prossima meta, vale a dire la cittadina inglese di Marlborough, nella contea del Wiltshire. Sono circa 150 km che affrontiamo con qualche titubanza vista la guida a sinistra delle strade inglesi.
Una volta arrivati ci attendono i proprietari del piccolo albergo e pub “The Bear“ per la consegna delle chiavi della stanza. Abbiamo adesso tutto il tempo per un minimo di ambientamento. Il centro, nel tipico stile di paese della campagna inglese, è carino e già vediamo che offre diverse possibilità di spesa, parcheggio e ristorazione su diversi livelli.
Ne approfittiamo, entrando in un bellissimo supermarket molto fornito, utilissimo per l’approvvigionamento alimentare dei giorni successivi, considerando il fatto che all’interno dell’RIAT, la ristorazione in genere rimane come noto particolarmente onerosa.
Nel frattempo è ora di cena e ripariamo all’interno di un pub per un classico dei classici: uno squisito “ Fish and Chips “ asciutto e croccante come pochi.
Stanchi e arrivati in camera ci organizziamo per la giornata successiva: la prima dell’AirTattoo 2023. La nostra intesa sui vari aspetti organizzativi è oramai ben rodata. Perciò tutti a nanna.
Sono le 6:00 a.m. come si dice qui e i nostri smartphone ci richiamano alla tabella di marcia:
doccia, caffè, vestizione, attrezzatura fotografica e chiavi della macchina. Si parte.
Ne avremo per una mezz’ora, con un occhio sempre alla strada...qui si guida a sinistra!
Arriviamo in zona e le indicazioni che aiutano nel raggiungimento della base aerea di Fairford, non mancano, fortunatamente, in Fm esiste anche una radio dedicata che snocciola tutte le informazioni del caso.
Il personale dedicato alla logistica e all’accoglienza non si risparmia, riconfermando l’ottima organizzazione che ha sempre contraddistinto questa manifestazione. Parcheggiamo e preleviamo dal baule la nostra attrezzatura fotografica. Ci mettiamo in coda assieme ad altre migliaia di persone, tutte molto ordinate e rispettose, consapevoli del fatto che comunque non ci sarà molto da aspettare. Poco dopo i cancelli si aprono e il servizio di controllo e check-in è veramente lodevole e, in men che non si dica, ci ritroviamo all’interno all’AirTattoo. Finalmente!
Piccola nota dolente: la pioggia incessante lascia spazio ogni tanto a qualche...poderoso scroscio d’acqua... In alcuni momenti lo sconforto prende il sopravvento, visto che molti display aerei programmati vengono annullati mentre altri, quei pochi rimasti, drasticamente ridotti. Un vero peccato.
Troviamo un po’ di riparo sotto gli enormi tendoni, preventivamente allestiti dall’organizzazione, concentrandoci a volte su note di disappunto di vario genere, nei confronti del meteo.
Pazienza…passerà. Ci auguriamo.
E’ pomeriggio e sotto una pioggerella leggera ma incessante cerchiamo di far visita a quella immensa distesa di velivoli in mostra statica che si perde fino all’orizzonte. Sono tantissimi e uno più bello dell’altro.
Dobbiamo prendere bene le misure dell'area denominata ITAF100, lo spazio tematico allestito e dedicato quest’anno alla nostra Aeronautica Militare, vista la ricorrenza del centenario.
I velivoli in statica italiani sono parecchi e la nostra speranza è quella di poterli ammirare il giorno successivo sotto un cielo diverso.
Visto il tempo la prima giornata non si conclude brillantemente ma, dalle previsioni, siamo ottimisti.
Si torna in albergo e, armati di un potente phon per capelli, ci dedichiamo all’asciugatura di scarpe e pantaloni. Dovranno tornare confortevoli e operativi per la giornata seguente.
Ci si organizza per la cena e sbirciando nei piatti degli ospiti al di fuori di un piccolo locale ci lasciamo inspirare da delle pizze veramente appetitose: scelta vincente, anche se in cuor nostro non l’avremmo mai detto.
Secondo giorno.
Stesso iter di arrivo ed entrata ma con una meteo decisamente più clemente: sprazzi di sereno e nuvoloni con qualche pioggia ogni tanto…come da classico tempo inglese.
La calura che abbiamo lasciato in Italia qui è un ricordo, grazie a temperature assolutamente frizzanti. Questo ci va benissimo per poter assaporare al meglio il vero spettacolo dell’AirTattoo, sia a terra che in aria, unico neo il forte vento che arriva anche a 40 nodi.
Iniziano i display aerei con un susseguirsi di prelibatezze: F18, F35, A400, C17, 8B Harrier, Eurofighter, C27, Tornado, AMX, F16, Rafale C, Tanker di varie nazionalità come il nostro KC 767, elicotteri da trasporto e d’attacco, il converti plano Osprey V-22 e tantissimi altri, senza contare le pattuglie acrobatiche. E come ciliegina sulla torta U2 e B 52 H, ma su questi ci ritorneremo.
E’ arrivato il momento di far visita all’area dell’ITAF100. Qui troviamo tutto il meglio della nostra Aeronautica Militare dove quest’anno la presenza di uomini e mezzi è davvero notevole. Il centenario va festeggiato al meglio, con un grande coinvolgimento di pubblico e la massima disponibilità di tutto il personale dell’aeronautica.
Nessuno di loro si nega a qualsiasi tipo di domanda e, men che meno, per una foto ricordo insieme a loro in prossimità del velivolo scelto. C’è un'aria di festa, rafforzata anche dal fatto che un nostro velivolo, il SIAI Marchetti U 208, ha vinto il primo premio internazionale per il Concorso di Eleganza del RIAT 2023.
Un velivolo storico, tutt’ora in uso dalla nostra scuola di volo aeronautica, con una livrea bellissima creata proprio per il centenario.
In questo contesto possiamo anche contare su una bellissima chiacchierata, presso il Media Centre dell’AirTattoo, con il Colonnello Michele Cesario comandante della base del 60° stormo di Guidonia che, su nostra richiesta, si è gentilmente concesso per raccontarci la preparazione e il raggiungimento del primo posto relativo al Concorso di Eleganza di quest’anno, vinto appunto dall’ U 208 (di questo ne parleremo in un altro articolo).Il display aereo oggi non si risparmia. Vola praticamente tutto quanto riportato sul programma della manifestazione, regalandoci tutte quelle grandi emozioni ed immagini che aspettavamo da tempo.
La giornata passa rapidamente ma non ci perdiamo nulla. Il tempo ci ha voluto bene regalandoci, tutto sommato, una bella giornata ed uno spettacolo aereo all’altezza delle aspettative.
È ora di rientrare e, al contrario della sera precedente, siamo soddisfatti.
Per la cena entriamo in un altro locale che ci ispira. Il menù ci suggerisce una insalata di pollo che, sbirciata ovviamente dal tavolo in fianco, ci fa ben sperare. Scelta azzeccata anche questa volta.
La stanchezza inizia a farsi sentire quindi a letto presto. Il giorno successivo ci aspetta l’ultimo giorno di RIAT.
All’indomani ci svegliamo sotto una discreta pioggia inglese ma non ci scoraggiamo.
È domenica quindi oggi ci sono anche le famiglie, vale a dire una massa di pubblico ancora più consistente.
Qualche minuto di coda in più rispetto al sabato ma alla fine tutto fila liscio. Si entra.
Il tempo è decisamente ancora più imbronciato ma, al momento di entrare ha smesso di piovere. Abbiamo deciso di dedicare più tempo alla mostra statica che, davanti a noi, si preannuncia come una fila chilometrica di velivoli in esposizione. Dai caccia militari ai mezzi di ricerca e soccorso, passando per i droni e terminando su velivoli ed elicotteri ad uso privato. Proprio qui troviamo in bella mostra il mitico (è proprio il caso di dirlo) Lockheed U-2, un aereo americano da ricognizione aerea ad alta quota concepito nei primi anni ’50, sostanzialmente l'aereo spia per eccellenza, tutto nero, splendidamente affusolato e dalla presenza inquietante.
Il personale americano a presidio del velivolo coinvolge tutto il pubblico che, riverso sulle transenne, ammira il velivolo e la tuta del pilota, con tanto di casco integrato, che sembra più vicina a quella di un astronauta che a quella di un pilota.
Siamo soddisfatti, consapevoli del fatto che certi velivoli non sono facili da vedere.
Adesso però siamo in attesa di un vero mastodonte dei cieli. La poderosa spinta dei suoi 8 Pratt & Whitney a doppio flusso ci conferma il decollo e lo vediamo alcuni istanti dopo. Fa impressione. Si tratta del mitico Boeing B-52 H, conosciuto anche come “Fortezza Volante“.
Vederlo librarsi in volo è stupefacente ed è difficile descrivere la sua imponenza. Rimane in aria quanto basta per far terminare il display aereo della giornata con gli ultimi e bellissimi velivoli. Adesso pare sia arrivato il suo momento. Lo vediamo da lontano, anzi lontanissimo, che accenna ad un calo di quota. Si sta avvicinando e noi siamo a pochi passi dal pettine di inizio pista. Vederlo in atterraggio in un “ lungo finale 27 “ è da brividi. E’ ormai a pochi metri da terra e finalmente riusciamo a guadagnare quelle immagini che aspettavamo da una vita. Ce l’abbiamo fatta: il B-52 è nostro!
Il terzo giorno finisce in bellezza e il bilancio complessivo di questi tre giorni è positivo.
Siamo stanchi ma soddisfatti e già iniziamo a confrontarci sulle immagini che in velocità dovremo scaricare dalle nostre schede fotografiche per riproporle quanto prima sulle nostre pagine web per i nostri lettori.
Vogliamo terminare con un doveroso e particolare ringraziamento a tutti membri dell’Aeronautica Militare, in particolare al Col. Michele Cesario, Cap.Donatella Farina e T.Col Michele Seri che, con la loro instancabile propensione al rapporto con il pubblico, ci hanno permesso di raccogliere alcune curiosità in esclusiva sulla manifestazione di quest’anno e che riporteremo in servizi dedicati.
L’attrezzatura fotografica per la realizzazione delle immagini è stata la seguente:
Sony Alpha RIV
Sony serie G 200/600 f 5.6-6.3
Tamron (att.Sony) 28/200 Di III RXD f 2.8- 5.6
Canon Eos 6D MkII
Canon 300 mm f 2,8
Canon 16/35 f.4
Canon 70/200 f 4
Gallery dell'evento